Con deficit dello Yang in medicina cinese si intende una situazione di sofferenza dell’energia Yang del nostro organismo, ovvero di quell’energia che esprime il dinamismo e l’eccitazione in grado di attivare i meccanismi fisiologici, di muovere i Liquidi corporei e il Sangue.
Secondo la medicina cinese, l’energia Yang è, per il nostro organismo, il calore di attivazione per ogni funzione corporea.
Quando c’è un deficit dello Yang, si ha una diminuzione delle funzioni organiche e compaiono segni di freddo interno.
Con il deficit dello Yang, diminuisce la capacità del nostro organismo di trasformare e trasportare le sostanze e così il Sangue e i Liquidi organici hanno difficoltà a diffondersi.
La vitalità della persona è più bassa, il metabolismo più lento, si percepisce freddo e si manifestano facilmente ristagni (edema) e accumuli (sovrappeso).
Sintomi generali del deficit dello Yang
I sintomi più diffusi del deficit dello Yang sono in linea generale:
- indebolimento e rallentamento delle funzioni organiche
- pallore
- senso di freddo (soprattutto alle estremità)
- dolore nel corpo ed altri sintomi che possono sempre essere associati ad un prevalere di Freddo/stasi nel corpo
Il deficit dello Yang nel nostro organismo interessa principalmente (spesso anche congiuntamente) gli Organi Zang di Milza e Rene. Un terzo Organo Zang interessato dal deficit di Yang è il Cuore, spesso in modo secondario per la sua relazione con Milza e Rene.
In questo articolo prenderemo in considerazione le sindromi di
- deficit di Yang della Milza
- deficit di Yang del Rene
Per entrambi i casi descriveremo i sintomi prevalenti e suggeriremo poi alcuni rimedi in termini di abitudini e alimentazione energetica.
E’ necessario tener conto del fatto che in medicina cinese uno stesso sintomo può riferirsi a sindromi diverse e rimandare, quindi, a quadri diversi.
Il solo sintomo non è, pertanto, sufficiente per definire con sicurezza una condizione. Nel caso in cui, quindi, vi riconosciate nei quadri successivi e vogliate affrontare nel modo migliore la situazione, è necessario che vi rivolgiate ad un medico o operatore qualificato per una valutazione energetica.
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Deficit dello Yang della Milza. Gonfiore addominale, sovrappeso, arti freddi…
Il deficit dello Yang della Milza si manifesta tipicamente con sintomi di freddo dovuti all’incapacità di Milza di riscaldare il corpo.
Le manifestazioni principali sono:
- mancanza di appetito
- gonfiore addominale dopo i pasti
- apatia, astenia, desiderio di sdraiarsi
- pallore
- arti deboli
- feci non formate
- tendenza all’obesità
- freddolosità
- arti freddi
- edema (quasi sempre presente. I liquidi non trasformati si accumulano sotto la pelle)
Deficit dello Yang dei Reni. Sensazione di freddo alla schiena e alle ginocchia, mancanza di vitalità fisica e mentale…
Il deficit dello Yang si caratterizza tipicamente per i sintomi di Freddo interno e la sensazione di Freddo percepita soprattutto a livello schiena (specie zona lombare) e alle ginocchia.
Quando lo Yang dei Reni è in deficit, non c’è energia sufficiente per dare forza alle ossa e alla schiena (lombalgia, gambe e ginocchia deboli), non c’è abbastanza calore per riscaldare, per attivare l’energia sessuale, né per trasformare i liquidi che si accumulano (urine abbondanti e chiare, edema soprattutto alle gambe).
Inoltre, se lo Yang dei Reni è in Deficit, anche Milza ne soffrirà: i muscoli mancheranno, quindi, di nutrimento e si avrà stanchezza, apatia e altre sintomi connesse al deficit di Yang della Milza.
Il deficit dello Yang dei Reni inciderà anche nell’aspetto mentale, con la riduzione della forza di volontà (Zhi) e di voglia di vivere, aspetto psichico legato al Rene. Non rischiarando il Cervello (“mare dei midolli”), lo Yang dei Reni in Deficit potrà manifestarsi, inoltre, anche con vertigini.
In sintesi, il Deficit di Yang di Rene si manifesta principalmente con sintomi come:
- lombalgia
- vertigini
- acufeni
- ginocchia fredde e deboli
- sensazione di freddo alla schiena, freddolosità diffusa
- gambe deboli
- astenia, apatia, letargia, depressione
- urina chiara e abbondante
- edema alle gambe
- sterilità nelle donne, impotenza, eiaculazione precoce, diminuzione della libido
- feci mal formate
Cause del deficit dello Yang
In linea generale, il deficit dello Yang può essere favorito da diversi fattori relativi a condizioni ambientali, abitudini alimentari e abitudini che potremmo attribuire allo stile di vita.
In particolare, sarà particolarmente predisponente a questo tipo di deficit il fatto di essere esposti ad un ambiente freddo e umido.
Questa esposizione ai patogeni esterni tenderà inevitabimente, nel tempo, a ledere lo Yang e a ridurne la capacità fisiologica nel nostro organismo.
Anche l’alimentazione ha un ruolo decisivo in questo.
Un eccessivo consumo di cibi crudi o di natura fredda per esempio, può danneggiare fortemente lo Yang della Milza, specie in determinate condizioni. Queste condizioni ruotano attorno alle caratteristiche energetiche anche tipologiche della persona (che potrebbe non avere sufficiente “energia di trasformazione”), alle fasi stagionali (in inverno è preferibile scegliere cibi cotti e caldi per bilanciare lo yin/freddo espresso dalla stagione) o altro (fase della giornata, età, fase mestruale nella donna e così via).
Con riferimento, in particolare, allo Yang del Rene, sono, inoltre, da considerare particolarmente lesive le malattie croniche (molto richiedenti per l’energia del Rene) e il lavoro fisico eccessivo. Anche l’eccessiva attività sessuale è considerata lesiva per lo Yang del Rene, in particolare per l’uomo.
Rimedi per il deficit dello Yang secondo la medicina cinese
In presenza di un deficit dello Yang, il nostro obiettivo è quello di “riscaldare” e riattivare, disperdendo il freddo.
La prima regola è abituarsi a tenere il corpo al caldo e non esporlo al freddo esterno. In particolare coprire zona lombare (Yang del Rene) e addominale (Yang della Milza).
Il Deficit dello Yang è, per definizione, un quadro cronico. E’ indispensabile, quindi, intervenire con pazienza modificando a volte in modo significativo alcune abitudini, prima di tutto le abitudini alimentari.
Sarà bene assumere esclusivamente bevande calde o tiepide (anche in caso di semplice acqua, riscaldarla raggiungendo almeno la temperatura corporea interna).
Preferire cibi cotti e assunti ancora caldi (preferibilmente anche a colazione), meglio se sottoposti a cotture prolungate o di tipo yang (per esempio cottura al forno o griglia).
Mangiare lentamente, a ritmi regolari, moderati in quantità e ben ritmati nella giornata.
Di seguito riportiamo alcune indicazioni fornite dalla medicina cinese in termini di alimentazione in presenza di deficit dello Yang.
Si tenga sempre presente che lo Yang origina, comunque dallo Yin.
L’alimentazione non dovrà, quindi, dovrà, sì, favorire lo Yang ma essere anche armonizzata. Non si dovrà, in particolare, eccedere (nell’intensità e nel protrarsi nel tempo) a favore dello Yang e del calore. La condizione generale dello Yang dovrà essere valutata periodicamente, in modo da adeguare progressivamente l’alimentazione. Per questo sarà indispensabile ricorrere al contributo di uno specialista che possa valutare ricorrendo alla metodologia tradizionale cinese comprensiva dell’esame della lingua e dei polsi.
Deficit dello Yang e alimentazione
Secondo la medicina cinese, in presenza di un deficit dello Yang l’alimentazione deve avere proprietà riscaldanti e tonificanti.
In considerazione della ridotta capacità dell’organismo di trasformare e metabolizzare i cibi, è bene masticare a lungo gli alimenti, fare pasti non troppo abbondanti assumendo poca o nulla acqua durante il pasto. Bere bevande calde, secondo la propria sensazione di sete.
Alimenti da evitare o limitare al massimo in presenza di un deficit dello Yang
In presenza di un deficit dello Yang la medicina cinese indica di evitare al massimo il consumo di cibi freddi o eccessivamente umidificanti e, comunque, di cibi di natura fredda come:
- latte e latticini
- farine
- zuccheri
- tra le verdure: insalata belga, scarola, tarassaco, cicoria di campo, funghi champignon, germogli di bambu e di soia, cetriolo, alghe marine
- tra le carni: carne di cavalo, vongole, chiocciola di terra e di mare
- frutti come anguria, cachi, melone invernale, pompelmo
- te verde
Evitare anche cibi surgelati e conservati a lungo in frigorifero.
Alimenti da favorire in presenza di un deficit dello Yang
Oltre ai suggerimenti generali già indicati in presenza di deficit dello Yang in generale, la medicina cinese distingue a seconda dell’organo Zang interessato dal Deficit Yang.
Di seguito riportiamo, quindi, le indicazioni in presenza di deficit dello Yang della Milza e del Rene.
Alimenti consigliati per tonificare lo Yang della Milza:
- avena, riso, sorgo, segale, mais, farro, quinoa
- carni ovine, pollo, tacchino, manzo, quaglia, cervo, selvaggina in genere
- triglia, sogliola, persico, ombrina,
- lenticchie, piselli, fava cotta
- cavolo rapa, carota, peperone, patata, barbabietola rossa, asparago, porro, aglio, cipolla
- spezie calde e aromatiche (cannella, zenzero secco, rosmarino, erba cipollina…)
- frutta in scarsa quantità meglio se cotta e con spezie
Alimenti consigliati per tonificare lo Yang del Rene:
- avena, riso, sorgo, segale, farro, quinoa
- aragosta, gamberi e gamberetti, acciughe
- selvaggina, pollo, tacchino, carni ovine, manzo, rene di animali
- fagiolo nero
- porro, peperone, aglio, cipolla, carota, cavolo, rapa, patata (verdure da intendersi sempre cotte)
- capperi
- spezie riscaldanti (cannella, timo, rosmarino, zenzero secco…)
- frutta in scarsa quantità, meglio se cotte con spezie
- semi e frutta secca (noce, castagna, nocciola pistacchio)
- tisane contenenti cannella, timo, rosmarino
- acqua calda
© Laura Vanni 2019
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Laura Vanni è operatore tuina-medicina cinese con diverse specializzazioni. E’, inoltre, istruttore di qi gong e taijiquan stile Yang presso la Hung Sing Martial Arts Kung fu Academy. Precedentemente ha conseguito la laurea in sociologia e il dottorato in metodologia delle scienze sociali e politiche lavorando per circa 15 anni nel settore della ricerca sociale e di mercato. Ha scritto diversi libri divulgativi sui temi della medicina cinese, della meditazione e del qi gong.
La medicina cinese non è una pratica sanitaria. I disturbi citati nei miei articoli vengono considerati esclusivamente da un punto di vista energetico. I trattamenti eventualmente indicati si intendono come trattamenti energetici per favorire il riequilibrio dell’organismo e il benessere generale della persona a 360 gradi. Le indicazioni in termini di alimentazione vanno intese nell’accezione energetica della medicina cinese. Le sequenze di autotrattamento eventualmente illustrate NON devono intese come terapia di cura, per la quale dovete rivolgervi al medico.