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La “quinta stagione”: il momento di transizione tra estate e autunno

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In occidente parliamo sempre di quattro stagioni, ben definite da equinozi e solstizi, ma nella cultura cinese il calendario è leggermente differente. Dalla visione cinese non solo nasce un nuovo ritmo delle stagioni, ma nasce anche il concetto di “quinta stagione” che è estraneo al nostro calendario occidentale.

Qual è la quinta stagione? La cultura cinese associa la quinta stagione a due situazioni particolari:

La prima situazione è quella più nota ed è quella che associa la quinta stagione al periodo di passaggio che segue l’estate, immediatamente ancora prima che arrivi l’autunno. E’ quindi il periodo di passaggio tra l’estate e l’autunno; la transizione dal momento di massima apertura, di abbondanza e di luce dell’estate verso il movimento opposto di chiusura e contrazione dell’autunno. E’ il periodo in cui inizia a diminuire la voglia di stare all’aperto e inizia ad aumentare quella di stare in casa e in cui viviamo anche un cambiamento energetico più ampio, a livello di organi, visceri ed emozioni

La seconda situazione in cui il calendario cinese colloca la quinta stagione è il momento di passaggio in ciascuna delle quattro stagioni, in particolare quindi quattro fasi che per la precisione sono di 18 giorni collocati tra una stagione e l’altra.

A noi non interessa entrare nei dettagli tecnici del calendario lunisolare cinese (che può essere anche molto complesso) ma ci interessa cogliere l’essenza dei movimenti di energia rappresentati in esso. La cosa importante da comprendere è che la quinta stagione rappresenta sempre, in un certo senso, un importante momento di transizione.

È un momento di sospensione, un tempo di attesa e trasformazione. In questo articolo parliamo di quinta stagione come di quel periodo che vede il passaggio dall’estate all’autunno, la cosiddetta “estate indiana”. In questo periodo l’energia espansiva dello yang estivo inizia a cedere il passo a un più introspettivo yin, con il calore che ancora persiste, soprattutto nelle grandi città, ma con un’aria diversa, più fresca.

La quinta stagione come momento di trasformazione

Così come lo yang si ritira, anche la nostra energia comincia a contrarsi. Questo influisce non solo sul nostro stato fisico, ma anche su quello emotivo. Se l’estate è sinonimo di euforia e apertura, la fine della stagione ci porta verso l’introspezione e una ricerca di calma interiore. In questa fase, potresti avvertire un po’ di malinconia e desiderio di solitudine.

Questa sensazione diventerà ancora più marcata in autunno, ma i semi sono già presenti adesso.

Trasformazione è la parola chiave della quinta stagione.

L’energia della quinta stagione non rappresenta solo la fine dell’estate, ma è emblematica di ogni cambiamento, di ogni passaggio nelle nostre vite – che si tratti di un nuovo lavoro, un trasloco, un matrimonio o una separazione. E’ comune, in sostanza, a tutte quelle transizioni che richiedono adattamento, flessibilità e la capacità di rivedere il proprio stile di vita.

 

Milza-pancreas: l’organi della trasformazione

Secondo la medicina cinese, l’organo che gestisce il processo di adattamento e trasformazione in questa fase è milza-pancreas. Questo organo non solo elabora il cibo che assumiamo, estraendone l’essenza per alimentare la nostra energia vitale, ma processa anche il vissuto emotivo.

Durante la quinta stagione, la milza è sottoposta a un lavoro intenso. Quando l’energia della milza è in deficit o fatica a sostenere questo passaggio, possono manifestarsi disturbi come difficoltà digestive, problemi di concentrazione, pensieri ossessivi o preoccupazione eccessiva. Questi sintomi indicano una difficoltà energetica della milza che non riesce a trasformare adeguatamente.

Come affrontare la transizione

Essere consapevoli dell’entità di questa fase di transizione è il primo passo per affrontarla al meglio. È fondamentale adattare l’alimentazione e lo stile di vita per sostenere la nostra energia in questo periodo delicato. La medicina cinese consiglia di ridurre gli alimenti di natura termica fredda o fresca e preferire cibi di natura tiepida e neutra. Consiglia anche di evitare alimenti difficili da elaborare per la milza, come latticini, farine raffinate e zuccheri. Questi alimenti possono indebolire il qi di milza generando muco e generando effetti negativi in autunno.

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Laura Vanni

Laura Vanni lavora per circa 15 anni come sociologa ricercatrice nell’ambito delle politiche socio-sanitarie finché non scopre la medicina cinese. Nel 2009 decide di fare della medicina cinese il suo nuovo lavoro qualificandosi come operatrice tuina. Da venti anni pratica qi gong e taijiquan di cui è istruttrice presso l’ASD Hung Sing Martial Arts. Ha sempre messo al primo posto la divulgazione della medicina cinese e la sua missione è rendere ognuno protagonista del proprio benessere grazie agli strumenti dello yangsheng cinese. Il suo impegno più grande oggi è quello di integrare sociologia e medicina cinese per offrire strumenti di benessere attuali ed efficaci nella società complessa in cui viviamo in occidente. Oggi Laura dialoga con una community di oltre centomila persone, promuove corsi online e ritiri ed è presente sui principali social come Laura Vanni Medicina Cinese. Il suo ultimo libro è “Il segreto dell’energia vitale. Fai fiorire la tua vita con l’arte dello yangsheng cinese” edito da Piemme.

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