Il dolore è un disturbo molto comune ed è anche uno dei motivi più frequenti per i quali le persone cercano aiuto.
Dolori come il mal di schiena, il dolore alla spalla, la rigidità e il dolore al collo sono piuttosto diffusi e ci sono figure sanitarie preposte al trattamento, come per esempio quella del fisioterapista. Sono tuttavia numerose le persone che chiedono aiuto anche al tuina, allo shiatsu o altre forme ancora di riflessologia trovando giovamento.
Va chiarito che queste discipline olistiche hanno un approccio completamente diverso da quello delle professioni specializzate a livello sanitario. Nel caso dell’operatore tuina/shiatsu e del riflessologo, infatti, il compito non è quello di trattare la spalla o la schiena (come per il fisioterapista) ma è quello di inquadrare il dolore all’interno di un panorama più ampio all’interno del quale questo dolore si manifesta.
Questo quadro (definito “quadro energetico”) si definisce a partire da una valutazione condotta secondo metodi tradizionali ed orienta la strategia di trattamento.
Che cos’è il dolore in medicina cinese?
La prima cosa da chiarire è che in medicina cinese il dolore è una manifestazione, un segno. Come ogni altra “malattia”, il dolore viene considerato un sintomo da cui partire per andare più in profondità, alla “radice” del problema.
Anche se il dolore è il motivo per cui la persona si rivolge allo specialista, quindi, nell’ottica della medicina cinese non è il reale aspetto da trattare. Quello che interessa chi si occupa di medicina cinese è il quadro energetico che ne favorisce l’insorgenza.
Comprendere questo quadro consente di intervenire in modo più efficace e soprattutto in modo spesso risolutivo.
Il dolore non è uno… nel senso che ci possono essere tanti tipi di dolore e tante caratteristiche del dolore. Questo ci aiuta ad avere indizi sul quadro energetico sottostante.
Siamo abituati a parlare di mal di testa o mal di schiena ma in medicina cinese è importante differenziare nei dettagli queste manifestazioni in base a molti parametri.
Parametri importanti sono la localizzazione esatta, quando compare in particolare, la reazione rispetto alla temperatura oppure alla compressione dell’area dolente…
Tutti questi aspetti in medicina cinese possono essere decisive integrazioni per la valutazione compiuta attraverso i metodi tradizionali (palpazione polsi e osservazione della lingua in primis).
Dispense di medicina cinese. Numero 2 – “Piccola guida all’osservazione della lingua secondo i principi della medicina cinese”
Disponibile su Amazon in formato Ebook e cartaceo
Localizzazione del dolore
Per quanto riguarda la localizzazione del dolore chiediamoci prima di tutto: il dolore è fisso in un punto oppure è migrante?
Questa indicazione può essere utile in quanto secondo la medicina cinese ci riferiremo a quadri potenzialmente molto diversi: il dolore localizzato rimanda ad una stasi di sangue o ad una ostruzione da Freddo-Umidità; il dolore migrante è generalmente causato da una stasi di Qi o da Vento esterno.
Ci chiediamo poi: il dolore è localizzabile in modo preciso (coincide con un punto preciso) oppure interessa un’area più o meno estesa?
Interessa un’area energetica particolare oppure interessa un area coincidente con il percorso di un determinato Meridiano energetico?
Pensiamo per esempio anche solo al dolore alla spalla. Questo può interessare la parte anteriore della spalla (Meridiano del Polmone), la parte centrale (Meridiano di Intestino crasso) o la parte posteriore (Intestino tenue). Possiamo capire questo attraverso la palpazione, ma anche il movimento può aiutarci a capire, in quanto questo avrà limitazioni coerenti con l’area interessata.
Vedi il meeting dedicato all’autotrattamento del dolore alla spalla in medicina cinese
incluso nel corso Autotrattamento riflesso della schiena
Caratteristiche generali del dolore
Altra domanda importante per definire il dolore nelle sue caratteristiche è comprendere se il dolore sembra acuto o sordo.
Si avverte una sensazione di “compressione” o distensione? C’è una sensazione di pesantezza che si associa al dolore?
La percezione di una distensione o compressione rimanda probabilmente ad una stasi di Qi, soprattutto di Fegato (per quanto siano da indagare anche altri Zang fu, come Stomaco e Polmone).
Le caratteristiche del dolore vanno poi lette alla luce della localizzazione. Per esempio, un dolore distensivo alla testa può indicare una risalita di yang epatico. Una distensione mammaria dolorosa nella fase premestruale rimanda generalmente ad una stasi di Qi di Fegato.
La sensazione di pesantezza (per es. agli arti ma anche in tutto il corpo) possiamo immaginare la presenza di Umidità interna.
Fattori che si associano al dolore
Altri aspetti importante per comprendere il quadro energetico in cui insorge il dolore è capire se il dolore peggiora o migliora con la temperatura fredda o calda, se peggiora o migliora con la compressione o massaggiando il punto o la zona o se peggiora o migliora con il riposo/attività.
Anche in questo caso sono numerosi i quadri energetici che possono derivare.
Se c’è stasi c’è dolore, se c’è dolore c’è stasi
La medicina cinese ritiene che la stasi generi dolore e che in presenza di dolore ci sia sempre e comunque una stasi.
La questione importante è comprendere da cosa deriva questa stasi secondo la dicotomia di base deficit/eccesso e poi, più nel dettaglio, nelle sue numerosissime declinazioni.
In linea generale, un dolore sordo e blando (come un indolenzimento)si associa per lo più a quadri di deficit.
Un dolore sordo molto intenso rimanderà, invece, probabilmente sempre ad un quadro di eccesso.
Un dolore acuto, al contrario, rimanda a quadri di eccesso e ci induce a pensare alla possibilità che ci sia una ostruzione della circolazione del Qi e/o Sangue da parte di un fattore patogeno.
Un dolore da eccesso tende a peggiorare con il riposo e migliora, invece, con il movimento. un dolore da deficit, al contrario, tende a peggiorare con il movimento e trova giovamento nel riposo.
Vai al corso online Autotrattamento riflesso della schiena