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Autotrattamento energetico in medicina cinese

Nelle discipline olistiche si parla spesso di trattamento energetico.

Questo accade, per esempio, del tuina (massaggio energetico cinese) o del suo “cugino” shiatsu.

Che cos’è il trattamento energetico?

Il trattamento energetico è una sequenza di tecniche finalizzate a ripristinare o mantenere un equilibrioenergetico nella persona trattata.

Si tratta di una pratica per la quale è necessario fare un percorso di formazione, generalmente di durata almeno triennale.

L’effetto immediato del trattamento energetico è spesso una sensazione di benessere e spesso di rilassamento, espressione di questa armonizzazione profonda.

Durante il trattamento, infatti, il compito dell’operatore è quello di bilanciare l’energia del ricevente (bilanciare lo yin e lo yang) attivando le risorse del ricevente stesso, grazie alla stimolazione di Meridiani, agopunti e zone energetiche.

Per quanto riguarda il tuina, pratica facente parte della medicina cinese, il trattamento energetico prende avvio a partire dalla valutazione energetica condotta sull’individuo.

 

Se sei un operatore o sei comunque interessato al tema della valutazione energetica, ti consiglio la mia dispense di medicina cinese “Piccola guida all’osservazione della lingua secondo i principi della medicina cinese“. Disponibile su Amazon in formato cartaceo ed ebook

Ad essere trattati sono, quindi, quei Meridiani e quei punti e zone la cui stimolazione è coerente con il quadro ed è in grado di sostenere il benessere della persona in quel determinato momento della sua vita.

Ciò richiede studio ed esperienza e la capacità di definire una sorta di “strategia di trattamento” sempre diversa, di persona in persona e di momento in momento, e non protocollabile.

Bisogna specificare, fuor di equivoco, che il  trattamento energetico non è una pratica sanitaria e non si sostituisce alle cure mediche.

Per questo, parlando di trattamento energetico è assolutamente da evitare l’uso di termini come “terapia” o “cura” o “salute“.

Personalmente, consiglio di tenersi a distanza dai professionisti che utilizzano questi termini praticando discipline olistiche in quanto contravvengono ad un principio di chiarezza e di deontologia professionale importante.

 

Che cos’è l’autotrattamento energetico?

Se il trattamento energetico è cosa piuttosto nota e semplice da spiegare a chi non ne ha conoscenza, altrettanto non possiamo dire dell’autotrattamento energetico.

O meglio, dalla definizione “autotrattamento” può darsi anche che sia comprensibile a cosa ci riferiamo, ma a non essere chiaro è probabilmente il significato più profondo di questo termine e, più che altro, di questa pratica.

Questo forse anche perché nella nostra tradizione e cultura non è diffusa l’idea di “prendersi cura di sé” in modo abituale e quotidiano.

La cura di sé è, spesso, sacrificata dai tanti impegni e riesce a farsi strada parzialmente solo in occasioni “speciali” come le vacanze o, nei casi più fortunati, la domenica.

Siamo spesso come centometristi che si misurano su distanze da maratoneti e che si fermano di tanto in tanto a prendere fiato, per poi riprendere la folle corsa.

Possiamo intendere il senso dell’autotrattamento con l’idea di prendersi cura di sé ed, in particolare, prendersi cura della propria energia.

In tal senso, l’autotrattamento è una pratica volta a coltivare la propria energia con consapevolezza e presenza.

L’autotrattamento non può sostituirsi al trattamento energetico da parte di un professionista ma può affiancarlo ed aumentarne l’efficacia nel lungo periodo, agendo anche in prevenzione.

autunno in medicina cinese

L’autotrattamento richiede capacità di ascolto rivolta a se stessi e sensibilità.

Non ultimo, la pratica di autotrattamento richiede l’acquisizione di conoscenza e pratica.

Tutte queste attività vanno allenate e coltivate. In parte a livello personale (è il caso di ascolto e sensibilità), in parte con applicazione e un poco di studio. Uno studio che non sarà pari a quello di chi si occupa di trattamenti energetici per professione, ma che potrà svilupparsi pian piano nel tempo, in base alla pratica (imparare facendo).

automassaggio del piede

Autotrattamento come ascolto e contatto

Un aspetto di grande importanza che è nella pratica di autotrattamento riguarda l’attivazione di un rapporto privilegiato con noi stessi.

Un rapporto in cui ascolto e contatto sono i grandi protagonisti.

La nostra quotidianità è spesso ricca di attività e distrazioni. Le nostre giornate sono spesso veloci e operative.

Tutto questo ci orienta verso l’esterno, verso le esigenze degli altri e le soluzioni ai possibili problemi di ogni giorno. Allo stesso tempo, ci allontana inevitabilmente da noi stessi.

Questo stile di vita abbassa la nostra sensibilità e la nostra capacità di cogliere i messaggi che ci invia il nostro organismo, nella sua indivisibilità e nella sua totalità corpo-mente.

In questo scenario, l’autotrattamento è un’opportunità di incontro con noi stessi. Un’occasione per riportare al centro l’attenzione, sospendendo ogni altra attività.

 

Se stai pensando che “non ne hai il tempo” posso dirti che nella maggior parte dei casi si tratta di una scelta di priorità, anche se non ne siamo consapevoli.

meditazione del Rene

Nella tua giornata, per quanto serrata di impegni, hai certamente il tempo di fare una doccia o lavarti i denti. Allo stesso modo, puoi trovare spazio per un’attività di cura per la tua persona che ti consentirà poi di sentirti più in energia e, al tempo stesso, ti farà sentire più “connessa” con te stessa, consentendoti di affrontare meglio la vita stessa.

Se non riesci a riservarti 10-15 minuti al giorno per il tuo autotrattamento chiediti perché e rivedi le tue priorità. Potrebbe essere che non lo ritieni importante o addirittura lo ritieni un rallentamento per le tue attività, qualcosa che ti fa sentire in colpa perché ti fa perdere tempo.

 

 

Autotrattamento come cura di sé

L’autotrattamento energetico è in primo luogo cura di sé. E’ entrare in contatto con se stessi nella dimensione corpo-mente.

L’importanza dell’autotrattamento, quindi, non è solo per gli effetti derivanti dalla pratica di stimolazione energetica in se e per se, ma anche per l’attenzione che è in grado di attivare nella persona che la pratica.

In questo senso, l’autotrattamento è prima di tutto una forma di attenzione alle proprie esigenze e alla capacità di “sentire” queste stesse esigenze, connettendosi con esse.

Gli strumenti dell’autotrattamento

Quando parliamo di strumenti utili per l’autotrattamento apriamo un capitolo immenso. Sono, infatti, numerosissime le tecniche e le strategie che possiamo utilizzare per migliorare il nostro benessere anche solo limitatamente alla medicina cinese.

Il primo aspetto a cui si pensa parlando di autotrattamento è indubbiamente la stimolazione degli agopunti e l’automassaggio.

Questo è sicuramente un aspetto di grandissima importanza che consente di ottenere grandi vantaggi. Parliamo di stimolazione degli agopunti dei Meridiani, di percussione dei Meridiani, automassaggio del viso (riflessologia facciale), automassaggio dell’orecchio (riflessologia auricolare), moxibustione, guasha

 

Sei interessato alla moxibustione in autotrattamento?
Leggi il mio “Come puoi trarre beneficio dalla moxibustione anche se non sei esperto di medicina cinese. Guida ai concetti di base, alla tecnica e all’autotrattamento”. Disponibile su Amazon in formato cartaceo ed eBook

Ma anche, se vogliamo, appartiene all’autotrattamento anche l’esercizio di pratiche più sottili come il qi gong, ovvero la ginnastica energetica cinese.

La stessa alimentazione, letta nella chiave energetica caratteristica della medicina cinese, può essere pensata come una forma di “autotrattamento” in quanto consente di riequilibrare la propria energia scegliendo gli alimenti più indicati per il proprio quadro energetico.

In tutti questi casi, non c’è una persona che attiva la nostra energia ma siamo noi stessi ad attivarla utilizzando le tecniche corporee, esercizi di movimento o quiete oppure anche, semplicemente, scegliendo alimenti appropriati per noi dal punto di vista energetico.

L’utilizzo di questi strumenti richiede la conoscenza dei principi di base della medicina cinese e l’apprendimento di alcune tecniche.

Molti dei miei articoli pubblicati su questo blog sono volti proprio a divulgare queste tecniche. Parliamo di autotrattamento come routine per mantenere il proprio riequilibrio energetico oppure, anche, di routine da mettere in pratica in presenza di uno squilibrio o disagio.

Puoi leggere, per esempio:

Sul sito puoi trovare molti altri articoli inserendo la parola-chiave nella lente di ingrandimento.

Se poi vuoi saperne ancora di più, ti invito a partecipare ai miei corsi e seminari per fare tue queste pratiche, oppure ti invito ad iscriverti al corso online Protagonista del tuo benessere, un corso che non scade mai e che prevede momenti di condivisione e confronto.

Quando fare autotrattamento?

Quando allora è utile l’autotrattamento? La risposta è… sempre.

L’autotrattamento è la cura personale quotidiana che ci consente di potenziare il nostro benessere e di entrare in connessione costantemente con la nostra energia.

Non è necessario avere un problema per prendersi cura di sé.

Siamo abituati nella nostra cultura a prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente solo quando ci sono difficoltà. In questo modo tutto diventa una faticosa limitazione, un ostacolo.

Un’attenzione quotidiana alla propria energia consente di stabilire un rapporto diverso con il nostro organismo non basato sull’emergenza e sul disagio.

La via migliore è quella di definire una piccola routine quotidiana per il benessere da inserire nelle pratiche abituali. Un esempio tra tutti può essere la veloce routine di automassaggio del viso che trovi sul mio Canale Youtube e puoi praticare ogni giorno al mattino.

autotrattamento

 

 

Laura Vanni

Laura Vanni lavora per circa 15 anni come sociologa ricercatrice nell’ambito delle politiche socio-sanitarie finché non scopre la medicina cinese. Nel 2009 decide di fare della medicina cinese il suo nuovo lavoro qualificandosi come operatrice tuina. Da venti anni pratica qi gong e taijiquan di cui è istruttrice presso l’ASD Hung Sing Martial Arts. Ha sempre messo al primo posto la divulgazione della medicina cinese e la sua missione è rendere ognuno protagonista del proprio benessere grazie agli strumenti dello yangsheng cinese. Il suo impegno più grande oggi è quello di integrare sociologia e medicina cinese per offrire strumenti di benessere attuali ed efficaci nella società complessa in cui viviamo in occidente. Oggi Laura dialoga con una community di oltre centomila persone, promuove corsi online e ritiri ed è presente sui principali social come Laura Vanni Medicina Cinese. Il suo ultimo libro è “Il segreto dell’energia vitale. Fai fiorire la tua vita con l’arte dello yangsheng cinese” edito da Piemme.

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