Quando in medicina cinese si parla di “Asse Acqua-Fuoco” ci si riferisce ad un asse energetico molto profondo ed importante, ricco di aspetti simbolici che mettono in contatto, in un certo senso, l’uomo alla sua dimensione spirituale e ad aspetti connessi al senso più profondo della vita.
Parlando di Acqua e Fuoco, prima di tutto parliamo di due elementi estremi e tra loro opposti:
- il Fuoco, emblema di calore al massimo grado, di dinamizzazione ed espansione (massimo dello yang)
- l’Acqua, elemento connesso al raffreddamento, all’andare in profondità, alla contrazione e alla chiusura (massimo dello yin)
Quando parliamo di asse Acqua-Fuoco in medicina cinese parliamo del livello energetico Shaoyin, quindi degli Organi Zang Rene e Cuore.
Acqua e Fuoco: opposizione e complementarità
Tra Acqua e Fuoco c’è opposizione ma, così come vuole la teoria dello yin e dello yang, anche tra questi opposti c’è complicità e complementarità:
- l’Acqua è il massimo dello yn ma è anche potenzialità. Nell’Acqua nasce la vita. Per nascere, la vita ha bisogno dello yang, e quindi del Fuoco
- il Fuoco, dal canto suo, è il massimo dello yang ed ha bisogno della materia e dello yin dell’Acqua per non disperdersi e per non divampare
Acqua e Fuoco sono lo yin e lo yang. Rappresentano il mix che consente la vita.
L’Acqua è la vita che si raccoglie, che si protegge
il Fuoco è la vita che si manifesta e che va nel mondo
Da un lato l’energia yin che può bloccare e che comunque “controlla”, dall’altro l’energia yang dell’azione e dell’intraprendenza.
L’Acqua è stasi e paura. Il Fuoco è dinamismo e passione.
Nel ciclo dei cinque Elementi, l’Acqua è il primo movimento, quello in cui non c’è struttura ma solo potenzialità. Una potenzialità che poi riuscirà ad esprimersi grazie all’energia del Legno (l’Acqua genera il Legno).
Il Fuoco rappresenta il momento apicale, il culmine. Nella nostra energia il Fuoco è la fase della vita in cui siamo all’apice dal punto di vista energetico (giovani adulti, in condizione ottimale per la riproduzione…).
Il Fuoco ha bisogno di avere contatto con l’Acqua che lo ha originariamente generato.
L’Acqua conserva l’origine, la motivazione, quello che in un certo senso è il “destino” da realizzare.
Comprendere questo termine (“destino”) non è facile, anche perché è intriso di significati diversi assegnati dalle più diverse culture e tradizioni.
Semplificando, possiamo dire che nella filosofia taoista ogni esistenza ha uno scopo preciso ed ha la potenzialità per realizzarlo. Si dice che quando Jing (essenza depositata nei Reni) diventa Shen (dimensione psichica associata al Cuore) si compie il proprio mandato (quello per cui siamo nati si realizza).
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Acqua e Fuoco ovvero Rene e Cuore
Abbiamo, quindi, che dietro al Fuoco c’è il Cuore e dietro all’Acqua c’è il Rene.
Il Cuore è l’imperatore del regno (il nostro organismo), residenza dello Shen (mentale ed emozionale).
Il Rene è la radice dello Yin e dello Yang di tutti gli Organi. è la base della vitalità fisica come il Cuore è la base della vitalità spirituale dell’uomo.
Nel Cuore c’è Shen (aspetti mentali ed emozionali).
Nel Rene c’è Jing, ovvero l’essenza, la presa di forma, la materia, la costituzione fisica.
L’Acqua del Rene che si unisce al Fuoco del Cuore ci consente di compiere il nostro destino, conquistare la nostra individualità.
Nel trattamento dei Meridiani Cuore e Rene stimoliamo questo tipo di energia. Stimolano la persona ad attingere alla sua forza, al senso della sua vita. L’equilibrio del livello Shaoyin dona all’individuo armonia nel corpo (postura) e nella mente (forza interiore). All’opposto, lo squilibrio del livello shaoyin si manifesta spesso con un vissuto emozionale difficile e perdita di voglia di vivere.
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