Hai mai pensato al ruolo delle abitudini nella tua vita?
Nel mio lavoro con la medicina cinese mi sono presto resa conto che molti dei problemi lamentati dai miei clienti sono spesso favoriti proprio da “cattive abitudini”, molte delle quali inconsapevoli.
Non ti dirò del ragazzo con mal di testa ogni weekend, convinto di avere un “mal di testa da stress” ma che alla fine, più semplicemente, giocava a calcio ogni venerdì sera e dopo la doccia non asciugava completamente i capelli…
Non ti parlerò neanche della signora con un “inspiegabile” e insopportabile dolore alla spalla e alla schiena che – nella sua vita di pendolare – si ostinava a portare su una sola spalla la sua grande borsa, molto alla moda ma pesantissima anche da vuota.
Non ti parlerò di questi casi perché sono casi buffi e apparentemente facili da comprendere… anche se in realtà a tutti noi può capitare di farsi “autogoal” con abitudini simili, senza rendersene conto… a meno che non ci sia qualcuno a farci “da specchio”.
Nella realtà dei fatti, comunque – lascia che te lo dica -spesso la situazione non è tanto diversa da questa…
Tutti noi abbiamo delle abitudini; queste ci aiutano a vivere e decidono il modo in cui vogliamo “stare nel mondo”. Di fatto, però, a volte la nostra giornata diventa una fitta rete di abitudini che possono boicottarci dal punto di vista energetico.
Alcune delle nostre abitudini sono nate molti anni fa e continuano ad esistere per consuetudine più che per una nostra reale volontà. Altre derivano da “non scelte”, quindi dal nostro restare ancorati a comportamenti automatici.
Abitudini e fasi della vita
Sappiamo che in natura tutto è in continua trasformazione e questo è il principio che consente la vita stessa.
Il nostro organismo risponde delle stesse leggi della natura e cambia attraversando fasi della vita molto diverse tra loro. Si tratta di un cambiamento fisico e mentale che richiede flessibilità e adattamento.
Questo adattamento dovrebbe coinvolgere anche le nostre abitudini… cosa che però spesso non avviene.
Molto spesso, infatti, le nostre abitudini non cambiano, non vengono messe in discussione, restano “fisse” in una sorta di omeostasi o equilibrio.
Cosa succede quindi?
Succede che spetta per forza al nostro organismo adattarsi… E lui lo fa sempre con grande generosità, finché può farlo.
Cioè fino al quel momento in cui “qualcosa si inceppa”… A quel punto viviamo il disagio/dolore/malattia che ne deriva come un tradimento del nostro corpo, cattivo ed ingrato.
In realtà, a ben guardare, ad essere “cattivi e ingrati” a volte siamo noi… Moltissime disarmonie/dolori/malattie vengono, infatti, coltivate per anni, a volte per una vita intera, inconsapevolmente, a causa di comportamenti non adeguati ma socialmente accettati, se non addirittura desiderabili.
Ci hanno, del resto, insegnato a preoccuparci quando qualcosa nel nostro corpo non va… ma non ci hanno insegnato ad avere cura della nostra vita, nutrendola ogni giorno, mantenendo il nostro benessere corpo-mente.
E’ il momento di iniziare a vivere in modo intenso e nuovo, nella piena consapevolezza delle nostre scelte.
Sì, perché le abitudini sono scelte. Anche quando sono “non scelte” sono scelte… la scelta di non permetterci qualcosa di diverso.
E’ il momento di tornare ad essere protagonisti della propria vita sperimentando nuove modalità di “cura” (nel senso di “prendersi cura”) di noi stessi.
Le abitudini sono come gocce che modellano la roccia. Questo può avere conseguenze negative in caso di cattive abitudini, ma ne può avere di molto positive in caso di buone abitudini! In questo secondo caso, infatti, la roccia viene modellata in modo armonico e diventa una magnifica scultura. le “buone abitudini” passano attraverso la nostra consapevolezza e la nostra coscienza.
Cambiamo prospettiva?
I nostri dentisti ci spiegano che è necessario spazzolare i denti per due minuti per preservare la salute dei nostri denti. Metteresti mai in dubbio l’abitudine di lavarti i denti più volte al giorno? Probabilmente no… perché desideri conservare la salute dei tuoi denti e perché senti la differenza nella tua bocca quando non li lavi.
Nessuno ci ha spiegato, però, che è necessario prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente ogni giorno.
Non c’è uno specialista per dirci questo se non chi lo fa per propria iniziativa e vocazione…
Un tempo c’era la tradizione familiare a dare gli strumenti di cura e preservazione, oggi non più. Il nostro benessere viene delegato ad altri… puntualmente nel momento in cui viene a mancare! Ci rivolgiamo allora al medico portandogli il nostro corpo come faremmo portando l’auto dal meccanico.
Ma noi “abitiamo” il nostro corpo e abbiamo il dovere e il diritto di comprenderlo quando qualcosa non funziona… non solo di portarlo a “riparare”. Grazie alla comprensione delle nostre disarmonie possiamo, infatti, migliorare il nostro benessere e cogliere il messaggio più prezioso che ci consente di evolvere giorno dopo giorno.
Abitudini e stile di vitalità
Sul mio Canale Youtube ho pubblicato un nuovo video per spiegare come le nostre abitudini, nell’ottica della medicina cinese, vanno nella direzione di definire quello che io chiamo “stile di vitalità“: uno stile di vita per il “potenziamento personale” che fa delle abitudini consapevoli lo strumento quotidiano per il benessere.
Se non hai ancora visto il video puoi recuperarlo ora:
Nei prossimi articoli approfondiremo questo tema.
Ti invito però per ora a riflettere su tre domande importanti, molto personali la cui risposta potrebbe non essere scontata:
- qual è il ruolo delle abitudini nella tua vita?
- ci sono abitudini di cui ti vorresti liberare?
- ci sono abitudini che invece vorresti acquisire?
Prenditi un po’ di tempo e rifletti rispondendo a te stesso/a in tutta franchezza.
Vorrei togliere l abitudine del caffè in ufficio dopo pranzo ranzo p pranzo e la mattina alla macchinetta perché ho sonno e so che magari non fa bene
Mi sembra un buon proposito! Sul caffè molto conta la ritualità e a volte si cerca il caffè più per creare un ritmo nella giornata e avere punti di riferimento… potresti provare prendendone uno solo oppure gli stessi che prendi durante la giornata ma dimezzarne le quantità e poi ancora la metà etc fino ad arrivare a prenderne appena un piccolo sorso. Tenendo in bocca quel poco caffè ne avrai comunque il sapore, se è questo che ti piace del caffè, ma ridurrai i danni. Se invece il motivo è per “attivarti” il caffè purtroppo non aiuta più di tanto e ti inserisce in un circolo vizioso in cui avrai sempre più bisogno di stimolarti in questo modo… servirebbe un ragionamento più ampio ma impossibile da fare qui. Un caro saluto e buona fortuna!